Uber a Pittsburgh con le auto che si guidano da sole

auto pilota automatico
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Conosci Uber, il più famoso servizio di automobili con autista? Le ultime news che riguardano l’azienda parlano di un nuovissimo servizio sperimentale di automobili senza autista. E’ quanto accade a Pittsburgh, in Pennsylvania dove si è tenuto il primo test pubblico: Uber sta infatti investendo molto sulla tecnologia delle proprie auto e l’idea di trovare il modo per lasciare che si guidino da sole potrebbe diventare un aspetto importante per ridurre i costi del servizio. E’ chiaro che Uber potrebbe non solo risparmiare sul personale, ma anche abbassare il costo delle commissioni per i clienti, oltre a rendere più flessibile il proprio servizio.

Le auto che sono in fase di test a Pittsburgh sono state realizzate grazie a una collaborazione con i ricercatori della Carnegie Mellon University, la cui specialità è la creazione di sistemi per automatizzare la guida dei veicoli. Va detto che trattandosi di una fase ancora iniziale, in un primo momento a bordo delle auto Uber si troveranno un autista e un ingegnere, il cui compito sarà quello di raccogliere dati e informazioni sul sistema dell’auto pilota automatico. Un aspetto da non ignorare sarà anche la reazione dei passeggeri stessi, in modo da scoprire come metterli a loro agio anche nei confronti di questa nuova tecnologia e della sicurezza stessa del viaggio.

auto pilota automatico

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Ma cambierà qualcosa con l’introduzione di questa tecnologia? In realtà no: si potrà richiedere un’auto attraverso l’app e il pilota automatico registrerà la posizione di chi effettua la richiesta e lo raggiungerà. Il passeggero, una volta in macchina, potrà comunicare con uno schermo touchscreen, che permetterà di scegliere la destinazione finale. Si potrà verificare in tempo reale lo spostamento e tutto ciò che viene rilevato dalla stessa macchina; così si avrà sempre la percezione diretta di come opera il sistema. Non appena si arriverà a destinazione il costo della corsa verrà scalato dalla propria carta di credito, come già avviene per il servizio di Uber.

Per ora questo esperimento è limitato solo per alcuni quartieri della città Pittsburgh, ma già nei prossimi giorni si cercherà di ampliare la zona operativa, arrivando fino all’aeroporto. Il tutto senza però bruciare le tappe: l’idea di Uber infatti è soprattutto quella di garantire sicurezza e massima qualità andando a mappare tutte le vie percorribili. Ogni dato e informazione di viaggio infatti serve per migliorare gli algoritmi che sono fondamentali per permettere al sistema di funzionare al meglio. Proprio per questo il progetto Pittsburgh è importante per affinare i mezzi a propria disposizione.

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